Napoli

Antonio, dal carcere di Nisida l’opportunità di riscatto grazie al “Meglio di te”

Il successo di un giovane, costruito con impegno, determinazione e il sostegno di chi gli ha dato fiducia

Il progetto Nisida

La Fondazione “Il meglio di te ONLUS” porta avanti, dal 2005, un progetto di avviamento al lavoro per i giovani ospiti dell’Istituto Penale per i Minorenni di Nisida. Su spinta di Mimì Fusella – avvocato e imprenditore alberghiero, titolare del Decumani Hotel De Charme, da sempre sostenitore della ONLUS napoletana – la Fondazione ha intrapreso, da 15 anni, un’attività di interlocuzione tra i giovani detenuti in via di dimissione dal carcere dell’isola partenopea e potenziali datori di lavoro.

Il contatto tra imprenditori e giovani 

Il meglio di te, dopo aver individuato imprenditori del settore per cui il ragazzo è predisposto, contribuisce rimborsando parte dello stipendio per il primo periodo di lavoro, consentendo alle aziende partner di formare i giovani e, contestualmente, ridurre i costi altrimenti insostenibili.

Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di un datore di lavoro che racconta, nel dettaglio, il percorso di uno dei ragazzi inseriti in questo progetto.

La lettera della datrice di lavoro

L’estate scorsa, nel 2019, io e mia sorella avevamo da poco aperto il nostro agriturismo Masseria Sardo, con grande determinazione e fatica. Avevamo già qualche dipendente, pochi in verità, e cercavamo di formare una squadra, che per ogni attività imprenditoriale è fondamentale, specialmente per la ristorazione che richiede un costante lavoro di gruppo.

L’incontro

Incontrammo Fulvia Russo – presidente della Fondazione Il meglio di te Onlus – che ci presentò Antonio, segnalato da Gianluca Guida – direttore del carcere minorile di Nisida – e dal team dell’associazione Monelli tra i Fornelli che lo aveva formato. Tutti erano entusiasti del percorso umano e lavorativo che aveva compiuto.

Antonio

Antonio era venuto al nostro appuntamento accompagnato dalla moglie, che lo ha sempre sostenuto in tutti gli anni difficili trascorsi prima in carcere e poi fuori, seguendo con lui il percorso d’integrazione nella società; insieme hanno due figli molto amati.

In autunno Antonio iniziò a lavorare presso il nostro agriturismo, con mansioni versatili. Ha competenze di giardinaggio, sala e cucina, in ogni reparto si è distinto per capacità e serietà.

Il lavoro di squadra

La mia squadra di cucina era piccola, ma il lavoro non mancava, quindi ho iniziato a formare i miei aiuto cuochi, tra cui appunto Antonio. Dal primo giorno ha dimostrato una grande accuratezza, che fa parte del suo carattere: ad Antonio non piace sbagliare, non gli piace essere sbrigativo o superficiale quando svolge un compito, è un perfezionista ed è curioso; per questi motivi è un ottimo allievo e un ottimo collaboratore.

I progressi

Inizialmente affiancava me o la pasticcera nelle preparazioni, man mano ho iniziato ad affidargli la realizzazione d’intere ricette in autonomia, con ottimi risultati.

Durante lo scorso inverno si è specializzato nella frittura,nella realizzazione di pasta fresca e nelle preparazioni vegetali, che qui sonofondamentali. Abbiamo messo giù le basi per affrontare la primavera cheprospettava tanti eventi e banchetti, eravamo pieni di entusiasmo e pronti abattagliare….poi è arrivato il lock-down.

Le difficoltà legate al Covid

È stato un pesantissimo momento per tutti: l’incertezza economica, la reclusione forzata, l’essere separati per tanto tempo, non poter dimostrare tutto ciò che si era imparato, il tempo sospeso.

La ripartenza

A fine Maggio abbiamo finalmente riaperto e timidamente sono ripartiti gli eventi, i pranzi nei fine settimana andavano bene; l’ingranaggio si è riattivato e piano piano si è di nuovo oliato, c’era tanta voglia di fare e di fare bene. Antonio alla ripartenza è stato la mia spalla forte, ha ripreso il lavoro con voglia e determinazione, ha continuato a imparare con grande curiosità ed è diventato sempre più autonomo, sia in preparazione che durante il servizio, capace di dare soluzioni e facilitare il lavoro di tutti.

Il meccanismo virtuoso

Nella nostra squadra l’aiuto reciproco è fondamentale, nessuno si tira indietro, tutti sono pronti a collaborare per il buon funzionamento dell’azienda, la correttezza e il rispetto verso il collega e il cliente sono sempre al centro, Antonio è un tassello fondamentale di questo meccanismo virtuoso.

Imparare e insegnare

In questo anno insieme, ha imparato moltissimo ed ha anche insegnato molto. Ad oggi posso dire senza dubbi che è una risorsa preziosa per l’azienda e per la mia cucina, ed è anche una persona di grande valore umano.

L’intervento della Fondazione Il meglio di te

Devo un ringraziamento sincero alla Fondazione Il Meglio di te per aver veicolato l’assunzione di Antonio e perché ci ha permesso, con un concreto sostegno economico nei momenti di maggiore difficoltà, come la fase di “start-up” e i “lock down”, di poter sostenere la spesa di un dipendente in più, dandoci il tempo fondamentale della formazione e dando a lui una base di serenità economica per potersi dedicare con impegno al lavoro che gli veniva affidato, questo sostegno ha fatto sì che Antonio sia potuto diventare parte integrante della nostra azienda-famiglia.
Con grande riconoscenza,

Gabriella Barbati – Masseria Sardo


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