Motori

Extreme E, gran premi tra SUV per salvare il pianeta

La sfida elettrica si accende con due iridati in Formula 1 tra i protagonisti

Alejandro Agag – imprenditore e politico spagnolo, patron del campionato Formula E – dopo aver stravolto, sei anni fa, il mondo del motorsport con l’introduzione del motore elettrico nei campionati per monoposto a ruote scoperte, è pronto per mettere in pista una nuova idea. Non si tratta delle classiche auto sportive, sui soliti circuiti, bensì di un campionato di SUV ad elettricità, in località estreme, per sensibilizzare gli appassionati sul tema dei cambiamenti climatici a cui sono sottoposti diversi ecosistemi. Questo sarà Extreme E.

Legacy Programme

Un Comitato Scientifico, composto da accademici di spicco provenienti dalle Università di Oxford e Cambridge, offrirà la propria competenza per affrontare le problematiche di ogni zona di gara. Come ha dichiarato Louisa Tholstrup, direttrice del Legacy Programme, si mirerà “a fornire supporto sia sociale che ambientale”.

Per l’Amazon X Prix, che si svolgerà in Brasile, ad esempio, Extreme E sosterrà The Nature Conservancy, una tra le maggiori organizzazioni no-profit ambientali, che interverrà in loco per prevenire la deforestazione, ristabilire le foreste danneggiate ed incoraggiare pratiche agricole sostenibili. Le altre gare si svolgeranno in Arabia Saudita, Senegal, Groenlandia e Argentina.

Già alla fine del 2019, è stato organizzato un evento per ripulire una spiaggia del Senegal, vicino Dakar, con il contributo dei bambini di una scuola locale. “Forse una piccola goccia nell’oceano, ma è solo l’inizio di molte cose che vogliamo fare”. Così il Ceo del nuovo progetto che ha rilanciato la missione di “lasciare un’eredità” in ognuno dei luoghi selezionati.

Le vetture

A Luglio del 2019, al Goodwood festival of speed, è stato presentato il primo prototipo della Odyssey21, la vettura a bordo della quale si svolgeranno gli X Prix nel 2021. Come per la Formula E, le auto saranno tecnicamente identiche, almeno inizialmente. Lunghe quattro metri e mezzo, alte un metro e novanta, con un motore elettrico di 450kW ed in grado di passare da 0 a 100km/h in 4,5 secondi. Insomma, la perfetta terra di mezzo tra un Urus Lamborghini – 650 CV, 478 kW, 3,6s – e un Levante Maserati – 350 CV, 257kW, 6s –.

I partecipanti, Hamilton e Rosberg di nuovo in lotta

Sono nove i team che prenderanno parte alla prima edizione: Abt, Andretti United Extreme E, Chip Ganassi Racing, HWA, QEV, Techeetah, Veloce, Rosberg Xtreme Racing, X44.Particolare attenzione meritano gli ultimi due, patrocinati dagli ex iridati Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Quell’amicizia iniziata sui kart, trasformatasi in rivalità estrema alla guida delle frecce d’argento, ha adesso nuovo terreno fertile su cui rinascere in vesti differenti. Di fatto, entrambi i piloti si cimenteranno nel ruolo di “boss” per condurre alla vittoria la propria squadra, ma soprattutto per prendere posizione in una battaglia che da sempre li vede impegnati in prima linea. “Avremo l’opportunità di sensibilizzare su alcuni dei problemi ambientali più critici che il nostro pianeta deve affrontare”, così il britannico presenta X44.

La struttura della competizione

Ogni X Prix è strutturato su due giornate. Al sabato si correrà due volte, per il Q1 e per il Q2, la cui griglia di partenza è definita in base ai risultati della sessione precedente. La domenica, i primi quattro classificati del primo giorno seguiranno un itinerario più semplice, accedendo alla semifinale, mentre gli altri prenderanno parte alla cosiddetta “crazy race”. Solo il vincitore di questa accederà all’ultima sfida, insieme ai primi tre classificati della semifinale.

In accordo con l’Equality Programme, per la prima volta nella storia, il mondo del racing accoglierà una competizione composta parimenti da uomini e da donne, che gareggeranno a staffetta. La finale, infatti, si svolgerà su due giri, uno a testa per ognuno, per un totale di circa 16km.

Quando si parte

Si spegneranno i semafori il 20-21 marzo 2021 per il Desert X Prix in Arabia Saudita, al quale seguiranno gli altri quattro a distanza di circa un mese l’uno dall’altro.

Tra il deserto, l’oceano, i ghiacciai e le foreste si svolgeranno delle sfide uniche, all’insegna dell’innovazione. “La responsabilità per il nostro pianeta è affidata a tutti noi. Pensiamo che lo sport ed Extreme E possano essere parte della soluzione”, parola di Alejandro Agag.

Solo marketing o sta cambiando davvero qualcosa nell’universo del motorsport?

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