Cultura

“Inguacchi”, a Napoli la mostra di sovrapposizioni fotografiche di Stefano Peruzy

“ Le mie opere sono sovrapposizioni fotografiche, come strati che accumuliamo nella vita che risultano protezioni ma anche modi di arricchirci. Mescolo ogni tipo di immagine per farne emergere di nuove modificando totalmente i soggetti originali e definendone di nuovi in un’esplosione di colori”.

Così Stefano Peruzy racconta “Inguacchi Project”, mostra di opere frutto di sovrapposizioni artistiche di foto e immagini, elaborate rigorosamente in modalità digitale, in armonia con l’evoluzione dei tempi e utilizzando strumenti contemporanei.

Interessato, agli albori della sua carriera, in particolare alla moda e affascinato dai volti – l’autore, napoletano trapiantato a Milano – ha impresso su pellicola sfilate, servizi fotografici per la stampa, visi di top model e di persone comuni.

Dalla passione per i ritratti sono nate le prime per esprimere la propria creatività e dare forma a una vena artistica, radicata nel passato di fotografo di moda e proiettata in un futuro che prende forma in ogni momento, grazie al supporto del suo iPhone Xs.

Cogliendo gli stimoli che gli si offrono nel momento presente, l’artista ha ampliato la sua produzione, creando immagini che spaziano da temi connessi alla meditazione, alla natura, ai viaggi, alla decorazione e a tutto ciò che risuona con la sua indole.

Ha tenuto la sua prima mostra alla fine del novembre 2019 presso il Caffè Joy di Milano; ha partecipato nell’ottobre 2020 alla collettiva “AMARS II” sempre a Milano presso lo spazio Arte Tolomeo, in cui è stato uno dei sette artisti premiati; e attualmente è in mostra con “Inguacchi”, la sua personale presso l’Atelier Pietrasalata di Napoli dall’ 11 novembre al 24 dicembre.

Le linee guida di questo progetto artistico nato casualmente ma cresciuto dopo innumerevoli prove, sono l’uso del solo iPhone Xs per gli scatti di immagini e texture.

L’utilizzo di internet come bacino ulteriore di spunti e immagini, l’uso quasi esclusivo del formato quadrato in omaggio alla vecchia Hasselblad dei tempi della moda, l’utilizzo di un software come Snapseed per il lavoro di collage, sovrapposizioni e modifica delle immagini stesse. Infine il passaggio su Mac utile per creare il formato di stampa e caricarvi il logo.

Le opere che ne scaturiscono sono pezzi unici la cui stampa è effettuata con stampante di grande formato Epson e colori originali, su carta fine art William Turner della Hahnemühle che da corpo alle opere.

“Inguacchi”
Atelier Pietrasalata di Napoli
dall’ 11 novembre al 24 dicembre

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