Attualità

Nuovo sciopero, ma chi danneggia?

Il 24 luglio scorso,nuovi gravissimi disagi ai viaggiatori. E non solo. Chiunque avesse dovuto spostarsi, in città o fuori, per lavoro o diletto, ha dovuto rinunciare o, inevitabilmente, accumulare ritardo e malessere.

I sindacati hanno rifiutato la proposta di rinviare e confermato la mobilitazione.

Ore e ore di attesa; litigi e sgomitate. Immagini di vero e proprio degrado civile. Turisti sconcertati.

Si turisti. Il 24 luglio l’Italia è piena di turisti

Prima dello scioero, l’attacco alla colonnina

Una condizione ancora più esasperante di quella creata due soli giorni prima da un attacco ad una colonnina elettrica della infrastruttura ferroviaria ad opera – probabilmente – di anarchici, spesso puntuali nell’alimentare i rigurgiti reazionari e fascisti dei populisti più fieri.

Chi ha colpito lo sciopero?

Certo le ragioni dei lavoratori ci sono ma  chi ha colpito lo ‘sciopero’ ? Chi ha danneggiato ?

Di sicuro le classi medie e meno alte. Nessun dubbio.  Chiutilizza la metro e il bus? Chi viaggia a luglio? Insomma altri lavoratori. Lavoratori con la stessa dignità e con gli stessi problemi e difficoltà degliscioperanti, compagni di sventura a cui chiedere forse solidarietà ma anchericambiarla.

E i turisti, abbiamo detto. La stessa categoria che, ci affanniamo a dire, debba essere invogliati, accolti.

Un po’ perché testimonino che quello che si dice dell’Italia non è vero ( ma come faranno?) un po’ perché portino risorse.

Le stesse risorse che dovrebbero servire per gratificare e soddisfare i nostri scioperanti. Un po’ per rivendicare, consupponenza risolutoria dell’incompetenza amministrativa, la vocazioneturistica.

L’analisi

Tematiche estranee ai sindacati però. Loro fanno il loro lavoro . Fanno quello che sanno fare: proclamare lo sciopero. Sapessero pure negoziare sarebbero perfetti. Sapessero creare nuovi ed efficaci strumenti dilotta sarebbero appassionanti.

Lo sciopero è un nobile strumento di lotta di classe. Della classe debole nei confronti della classe forte. Né il contrario , né altro.

Lo sciopero che danneggia la stessa classe sociale che lo pratica o è autolesionista (penso all’astensione dalle udienze degli avvocati ) o è semplice retorica, o – ancora – complice di un disegno più grande, degno di una visione alla George Orwel, o ingannevole. Comunque non è sciopero. Non chiamiamolo sciopero almeno.

Un’alternativa allo sciopero

Non è mio compito, ma pensare ad una forma di lotta in cui tutti gli operatori di un servizio pubblico lavorino e lo rendano per un giorno solo migliore, magari senza far pagare un biglietto; magari sollecitando solidarietà e rispetto, magari individuando alternative contrattuali, mi apparemeno autolesionistico.

Di certo i sindacati che se ne volessero rendere conto  attenuerebbero la percezione di inefficienza e almeno potrebbero rispondere alle accuse di corporativismo ( in senso deteriore).

E allora? Allora che ci pensino. In fondo sono pagati per questo.

Orso Maria Siporso
Consulente legale. Editore presso radarnews. Dottore in giurisprudenza. Profilo Linkedin: https://www.linkedin.com/in/orsomariasiporso/ Resta in contatto con me. Contatto Email: o.siporso@radarnews.it
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